“Lady D. era notoriamente una donna che, dal momento che ha scoperto di essere stata tradita, ha deciso che avrebbe dato la lezione della vita all’uomo che l’aveva resa infelice, e da quel momento ha deciso di prendersi tutti gli uomini che voleva“. Per poi concludere lapidario: “Questo di solito non lo fanno le sante“.
La cultura del giudizio sulle donne
Il giornalista Antonio Caprarica ha emesso il suo verdetto sul film Spencer, diretto da Pablo Larrain e presentato alla 78ª mostra internazionale del festival cinematografico di Venezia.
I giornalisti non raccontano solo la cultura, i giornalisti, come chiunque faccia comunicazione, fanno cultura.
E la cultura che il nostro caro Caprarica contribuisce a rafforzare, ci fa capire che per molti uomini non solo siamo ancora qui, ma c’è tutta la volontà di rimanerci in questa società che sprofonda le donne in valori melmosi che segnano la linea di demarcazione tra chi è Santa e chi è Puttana.
Senza alcuna sfumatura e con evidenti aspettative acché le donne si adeguino alla prima categoria.
Un po' di sana auto-critica
Io girerei lo specchio, le farei “specchio riflesso”, caro Caprarica, spostando su di lei l’attenzione.
Su di lei e su tutte le persone che giudicano le donne, invitando piuttosto ad una sana auto-analisi:
- Perché agli uomini questi osservazioni non vengono fatte?
- Perché le donne ed ogni loro comportamento è oggetto di vivisezione e non va mai bene?
- Perché è così difficile accettare che una donna sia libera e goda del proprio corpo e dell’incontro con l’altro nel sesso?
- Quanti sono “tanti amanti” per una donna e chi lo stabilisce?
Sono sicura che le donne e gli uomini sagaci che stanno leggendo questo articolo, di domande ne comporrebbero ancora, ad allungare questa lista di riflessione.
Sarebbe bello se, invece di metterci le donne, sulla posizione delle imputate, si facesse un po’ di salutare auto-critica. Ché occuparsi esclusivamente la “pagliuzza nell’occhio” delle altre persone è il miglior modo per non guardare alla “trave nel proprio occhio”.
Caro Caprarica, sa, le toccherà aggiornarsi e stare al passo con i tempi, perché noi donne abbiamo scelto di creare una nuova e antichissima categoria, ebbene sì, senza il maschio consenso.
E a quanto pare sono moltissimi gli uomini intelligenti che apprezzano l’emergere di questa parte selvaggia di noi che sa amare, godere, prendersi cura, allattare e gemere di piacere, abbracciare e digrignare i denti senza alcun contrasto… questa parte che riunisce le nostre lucenti ed oscure sfaccettature.
Noi siamo le Sacre Puttane. E felici di esserlo.
Maya Vassallo Di Florio
Nell'immagine: Lady Diana Spencer e Antonio Caprarica
