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Sul Far Arte della propria Vita e del proprio Tempo

dipinto grande: "Stitching the Standard" Edmund Blair Leighton dall'alto verso il basso: "Paule Gobillard" Berthe Morisot &
Nella nostra moderna vita occidentale non riserviamo molto spazio alla bellezza e i momenti semplici della vita sono generalmente liquidati come non significativi, non assaporati, non goduti, poiché improduttivi.

Tuttavia è proprio in quelle nicchie di Tempo che si trovano le preziose pepite della nostra Anima, l’Oro dell’intera umanità.
È in quegli anfratti nascosti nelle valve ben serrate della nostra Conchiglia interiore che si nasconde una meravigliosa Perla.
Nella imperversante “cultura dell’usa e getta” non c’è spazio per l’Arte, difatti le ore dedicate allo studio dell’arte vanno progressivamente scomparendo dai programmi formativi delle scuole.

Eppure...

Eppure i tempi stanno cambiando: sempre più persone si riavvicinano a questo modo ardente e vibrante di vivere, dacché si rendono conto che l’Arte ci avvicina alla comunicazione con il divino, con la Dea dentro e intorno a noi, in questo caso.

Il richiamo dell'Arte


Sovente è qualcosa di molto profondo e antico che attrae le donne e gli uomini che manifestano l’intenzione di intraprendere il percorso di formazione come Sacerdotesse e Sacerdoti di Afrodite.
Qualcosa che la maggior parte delle volte non si sa spiegare, un anelito del cuore estremamente tangibile nel corpo, nel respiro, nelle palpitazioni, nelle emozioni.
Un richiamo antico alla consapevolezza della sacralità di ogni istante della propria esistenza.

Far arte o, ancor meglio, fare della propria vita e del proprio tempo un’Arte, è esattamente ciò che ricercano in Afrodite le studentesse e gli studenti o le persone che si recano in visita presso questo suo Tempio.

Afrodite e la Bellezza


Ella è la Dea della vegetazione selvaggia, Colei che dove posa i piedi fa nascere Piante e Fiori rigogliosi, ed è anche la Dea della Grazia, dell’Arte, dell’Armonia e della Bellezza.

Non la bellezza vacua delle riviste patinate, ma la Bellezza autentica, profonda, quella che com-muove.
La Bellezza che muta i cuori e ne fa desiderare ancora e ancora e ancora.
La Bellezza che genera indugio presso di essa, eleva gli animi, responsabilizza al prendersene cura e preservarla.
Bellezza che nutre e conduce all’estasi e alla meraviglia.

Chi sente dentro di sé un’attrazione verso questa magica realtà lo fa perché avverte l’esistenza di una diversa possibilità, un diverso modo di vivere, un intreccio indissolubile tra devozione, splendore personale, estasi e godimento, uniti nel piacere di vivere pienamente su questo pianeta che è il corpo stesso della Dea.

Ed è ad antiche visioni, che sono un po’ ricordi, che si dice di sì.

A visioni di altari sui quali troneggiano statue di Dee che emanano potenza, di luoghi sacralizzati dalla cura e dalla dedizione amorevole, di fiori che offrono ai sensi la loro stordente voluttà, di incensi fumanti che velano lo sguardo e trasportano in altre dimensioni e tempi presenti nel medesimo spazio, di alambicchi finemente cesellati, di mille bagliori colorati, di suadenti profumi che avvolgono o turbano i sensi, di gesti lenti e carichi di grazia e solennità, di danze che fanno fremere le membra, di parole sussurrate, di preghiere segrete, di Misteri da custodire, di canti e delizie da offrire, di scuotimenti e singulti d’estatica fusione con Lei...

Rieducare alla Bellezza


È un’arte che occorre apprendere nuovamente, dopo millenni di necrotico patriarcato, rieducando alla Bellezza, facendola rifiorire da dentro, con cura, dedizione, devozione, un misto d’intensità e levità e immenso gusto: è questo “Fare Anima”, questa Grazia, questa Bellezza sottile e fremente che chiamo Arte.

L’Arte Afroditica di trasformare in Oro e goderne, in compagnia di Afrodite Chrysea, la Dorata, e l’Arte Afroditica di ridurre in Cenere e piangerne, in compagnia di Afrodite Skotia, la Scura, e l’Arte Afroditica di rinascerne, in compagnia di Afrodite Alchemica...

Ars Moriendi e Ars Vivendi in danza armoniosamente imperfetta.

Essere Arte: è questo, Afrodite.


Maya Vassallo Di Florio



“In arte, il Presente è l’eterno. I maestri del tè ritenevano che il vero apprezzamento dell’arte fosse possibile solo a chi ne facesse una pratica di vita. Perciò essi cercavano di regolare la propria esistenza sugli alti parametri di raffinatezza raggiunti nella stanza del tè. [...] Foggia e colore dell’abito, posizione del corpo e modo di camminare, tutto può servire a esprimere una personalità artistica.
Così il maestro del tè cercava di essere qualcosa di più dell’artista: l’arte stessa.”

Okakura Kakuzō


"Qui da noi: un tempio venerando,
un pomario di meli deliziosi,
altari dove bruciano profumi d’incenso,
un’acqua freddissima che suona
in mezzo ai rami dei meli,
e le ombre dei rosai in tutto il posto,
e dalle foglie scosse trabocca sonno,
poi un florido prato, coi cavalli,
i fiori della primavera,
aliti dolcissimi che spirano…
dove Cipride (Afrodite) coglie le corone
e delicatamente mesce un nettare
che si mescola nelle grandi feste,
in coppe d’oro…”

Saffo, Sacerdotessa di Afrodite



Se anche tu senti il richiamo dell'Arte e della Bellezza, scopri come diventare Sacerdotessa o Sacerdote di Afrodite.

Dipinti:
dipinto grande:
"Stitching the Standard" Edmund Blair Leighton
dall'alto verso il basso:
"Paule Gobillard" Berthe Morisot
"Veronica Veronese" Dante Gabriel Rossetti
"Spring Spreads One Green Lap of Flowers" John William Waterhouse