Tanit era la Dea della natura, della fertilità, dell’amore, del piacere, della fortuna, ma anche Dea delle messi e dell’acqua dolce, fondamentale nelle zone desertiche in cui veniva venerata.
Tanit (o Tinnit) fu venerata principalmente nella fiorente città di Cartagine, ma ben presto varcò le acque del Mediterraneo per essere accolta presso tutte le civiltà che si affacciavano su questo mare, giungendo nella bella Ibiza.
Tanit e Afrodite
La Gran Madre Tanit era anche chiamata “Mirionima”, ovvero "dai 10.000 nomi", come Iside e come Afrodite.
Nella mitologia fenicia Tanit corrispondeva ad Astarte, la Dea madre, detta anche Astaroth, tanto odiata dal cristianesimo che la trasformò in demone. Nella religione greca, Tanit era effettivamente paragonata ad Afrodite, ad Artemide ed a Demetra.
La sua somiglianza con Afrodite la si riscontra non solo per la molteplicità di nomi e per la comune identificazione con Madre Terra, ma anche nel nome Coelestis (Celeste).
Uno degli appellativi di Tanit, infatti, era Caelestis (la Vergine del cielo), e "Caelestis Afrorum Dea". Mentre Venere-Afrodite a Pozzuoli compare onorata con questo particolare epiteto (Puteoli CIL X, 1587).
Con Afrodite, Astarte e Athirat, condivide i simboli della colomba, l’uva e il melograno, tutti simboli di fertilità, nonché il crescente lunare ed anche il leone tra le creature a Lei sacre.
Il legame sincretico che unisce Tanit ad Afrodite sarebbe testimoniato anche dall’ipotesi che ad Erice, nello stesso luogo in cui sorgeva il tempio di Venere Ericina, sorgesse prima un tempio dedicato alla Dea.
Tanit e Ibiza
Nonostante il “minestrone spirituale” che si ritrova oggi nella straordinaria Terra Ibizenca, Tanit non è mai stata dimenticata e continua a vivere nelle molteplici rappresentazioni di terracotta o di gioielli di tutti i tipi che si vendono in vari luoghi dell’isola, creati da artigiani vasai o, con particolare rilevanza, in molte bancarelle del mercatino di Las Dalias.
Il museo etnografico di Puig des Molins, a Ibiza, custodisce il busto più antico di questa Dea trovato sull’isola e nella società ibizenca è possibile percepire quanto la sua presenza sia ancora radicata nella cultura e nei cuori delle persone.
È commovente constatare quanto il nome di Tanit sia diffuso tra le donne di tutte le età e quanto la presenza della sua potente immagine sia raffigurata su premi, loghi e negozi.
Lei è nella quotidianità della gente di quest’isola e non ha mai smesso di farne parte...
Maya Vassallo Di Florio
Busti e raffigurazioni di Tanti dal museo Puig des Molins, a Ibiza